Volo e Immaginario.3.

Si apre e si chiude così tra le speranze del presente e le cupe profezie del futuro, in un tempo forse troppo breve in termini di assimilazione culturale, il percorso fra il recente successo dell'intraprendenza individuale di sportmen che volano e quello prossimo dei piloti dell?esercito e della Marina impiegati in una forza aerea articolata in specialità. Questo percorso si compone di tre fasi. Anno di giunzione e di snodo fra le prime due, la pionieristica e quella dell'affermazione sicura del mezzo aereo - che si sovrappone all'avvio, nel 1914, della terza fase, quella militare . è il 1909, l'anno delle meraviglie. Non è espediente retorico definirlo così, le ragioni sono evidenti, se, tanto per cominciare, uno storico dell'aviazione definisce allo stesso modo il 1908, anno nel quale gli europei offrono performance modestissime a paragone del "Flyer" dei Wright e tuttavia le vie dell'aria si aprono definitivamente all'iniziativa non più individuale ma collettiva.

Tra il 1904 e il 1908 si creano in Europa e anche in Italia i primi centri di interesse aeronautico e di promozione del volo. Forze economiche e politiche favorevoli prendono iniziative e invitano Delagrange a mostrare le potenzialità dell'aeroplano a Roma, Milano e Torino, risultate più evidenti nella capitale.

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Hélène Dutrieux
1877-1961

Una guerra che funesta il mondo facendolo regredire di più di un millennio coinvolge le potenze europee, l'America e successivamente le potenze occidentali, quelle asiatiche e il resto del mondo. Immensi dirigibili travolgono gli eserciti e le flotte, recando tali distruzioni da fiaccare tutte le strutture produttive e organizzative dei vari stati, provocando l'anarchia generale e il ritorno alla vita dell'orda, della piccola comunità autonoma primitiva.

Herbert George Wells, meglio conosciuto come H. G. Wells, è stato uno scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca; autore di alcune delle opere fondamentali della fantascienza. 1866-1946

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Testo di: Fortunato Minniti, da: L'Aeronautica italiana nella I Guerra Mondiale, Atti del Convegno, Roma 21-22 novembre 2007

Hélène Dutrieu Nata a Tourneai, in Belgio, nel 1877, Hélène Dutrieu sembra affascinata dalla velocità: corre in bicicletta - è stata forse la prima ciclista professionista - facendo segnare due record su pista, passa al motociclismo e all’automobilismo non disdegnando fra una gara e l’altra di esibirsi in spericolate evoluzioni su una moto nei teatri. Dopo aver assistito nel 1908 ad un volo di Wilbur Wright, si innamora della nuova frontiera riuscendo caparbiamente a prendere il brevetto nel 1910, prima belga e quarta donna al mondo. Lo stesso anno vola negli Stati Uniti e, tornata in Francia, si aggiudica la prima edizione della Coupe Femina. Sempre elegantissima, passa da un’esibizione all’altra e i premi si moltiplicano: a Firenze nel 1911 conquista il trofeo messo in palio dal re Vittorio Emanuele III. È la prima donna a pilotare un idrovolante nel 1912. Con la guerra passa alla guida di ambulanze della Croce Rossa, poi dirige un ospedale. Tornata la pace si sposa e si dà al giornalismo, senza però abbandonare il volo, anzi, dedicandosi alla sua promozione fra le donne. Nel 1956, quale vicepresidente della Sezione femminile dell’Aeroclub di Francia, istituisce la coppa Hélène Dutrieu-Mortier destinata a premiare il volo più lungo compiuto senza scalo da un’aviatrice. Muore a Parigi il 25 giugno 1961.

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