Premessa.
Il 19 gennaio 1902 fà la sua comparsa, in Italia, il
primo numero del settimanale sportivo "La Stampa Sportiva". E' il
primo periodico di tal genere ed è destinato ad una larga
diffusione. In copertina una grande immagine dei campionati mondiali
di lotta di Parigi. Oltre alla lotta, il giornale contiene ampi
articoli sulla scherma, l'automobilismo, il fondo, l'equitazione e
il pattinaggio. Non manca l'aeronautica con due brevi dedicate al
milione di dollari messo in palio dalla Direzione dell'Esposizione
di Saint-Louis (USA), che si sarebbe svolta nel 1904, destinati al
miglior pallone che funzionerà durante l'evento, e al famoso
aeronauta Santon Dumont
invitato a Torino dal Comitato dell'Esposizione
dell'Automobile e del Ciclo a Torino, per condurre, in maggio
o giugno, uno dei suoi esperimenti di pallone dirigibile,
partendo dai locali della mostra e facendo ritorno dopo di aver
girato la Mole Antonelliana. L'aviazione, quella del più pesante dell'aria, viene proposta all'attenzione dei lettori il 3 aprile 1904.
Dal titolo "I moderni aeroplani", svolgeva un breve resoconto dei tentativi fino allora effettuati e, tra laltro, conteneva la notizia del primo volo dei Fratelli Wright sulla spiaggia della Carolina.
Proprio gli Stati Uniti venivano indicati come il paese in grado di dare un contributo sostanziale alla nuova disciplina. Si concludeva con un appello affinchè il,nostro paese non rimanesse fuori dal contesto sperimentale:
"Ed in Italia quando si faranno esperienze simili?
L'Italia, che già vanta un Dante da Perugia che centinaia di anni fa seppe planare sul lago Trasimeno, non vorrà certamente stare fra le nazioni indifferenti fra queste nobili gare della scienza e dello sport. Gli areoplani
sono poco costosi, e non richieggono studi profondi per la loro costruzione."
E' una fugace apparizione. L'anno successivo gli aeroplani
ritornano nell'ombra e le pagine dei giornali riportano le imprese
di Santos Dumont in Francia e di Almerigo Da Schio in Italia con i
loro palloni dirigibili. Nel 1905 a Torino venne costituita la
Società Aeronautica Italiana. Ma per il momento si sarebbero
occupati solo di aerostati. I lettori della Stampa Sportiva avranno
occasione di leggere qualcosa di nuovo sui fratelli Wright e il loro
Flyer solo nel marzo del 1906. Lo scetticismo traspare evidente
dalla penna del corrispondente che si inizia così: "In questi
giorni ha destato vivo interesse tra coloro che si occupano
d'aeronautica una notizia che, quantunque americana, non è meno
degna di fede: i fratelli Wright, oscuri fabbricanti di biciclette
in sobborgo di Dayton, nell'Ohio, sono riusciti a percorrere
notevoli distanze con un ap-parecchio di volo di loro costruzione."
Ma l'importanza della novità è palese: l'articolo occupa quasi tre
pagine della rivista. Il 1906 è anche l'anno dell'aeroplano
europeoo. E' opera di un rumeno, l'ingegner Vuia, seguito a breve
dal 14bis di Santos Dumont. L'anno si chiude con la traversata in
pallone delle Alpi ad opera della coppia Crespi-Usuelli.
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Testo di: Alessio Meuti